Stella Alpina al termine del suo VI Congresso
ribadisce
l’appartenenza all’area politica moderata, autonomista, popolare e di centro;
propone
di concretizzare nelle forme che si riterranno opportune il confronto avviato con Azione e Italia Viva;
auspica
l’avvio di un dialogo con le forze politiche che condividono l’appartenenza alla medesima area politica;
rinnova
la volontà di proseguire la proficua collaborazione con le forze autonomiste valdostane;
individua
la sostenibilità, la sussidiarietà, lo sviluppo economico, la formazione, il territorio e le generazioni come temi portanti della propria azione politica e s’impegna a individuare le soluzioni più incisive per la valorizzazione del territorio valdostano. Intende supportare gli amministratori locali nella loro azione e nel rispetto delle specificità territoriali;
indica
in una nuova politica viaria (ferrovia, autostrada, tunnel del Monte Bianco) il presupposto indispensabile per difendere e valorizzare le attività economiche valdostane;
promuove
la partecipazione delle persone al dibattito politico come mezzo privilegiato di dialogo con le istituzioni per individuare le soluzioni ai problemi;
esprime
soddisfazione per l’alleanza tra le forze autonomiste e progressiste che ha permesso l’elezione del deputato valdostano e conferma il proprio giudizio positivo sull’attuale governo e in particolare per l’operato del proprio rappresentante in seno alla Giunta.