Il Consiglio Valle ha iniziato la discussione generale sul disegno di legge di assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2020 che contiene le misure urgenti per contrastare gli effetti dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La discussione generale di riunione di Consiglio è stata aperta dalla Consigliera Luisa Trione (SA): «Siamo qui perché dobbiamo rispondere a una pandemia che non ha pari nella storia documentata. È importante non dimenticarci di questo fatto fondamentale, perché neppure in queste condizioni siamo riusciti a collaborare: dal Governo non ci è stata data la possibilità di farlo. Il lavoro ricchissimo fatto fin qui, anzitutto in Commissione, avrebbe potuto portare a esiti diversi. La legge che stiamo scrivendo vuole dare sostegno ai valdostani nel ripartire dopo questa crisi: ma dare sostegno non significa che il pubblico possa sostituirsi al privato. Il pubblico deve creare le condizioni per fare in modo che il tessuto imprenditoriale possa radicarsi e svilupparsi, uscendo dalla struttura del contributo dato magari per convenienza politica. Abbiamo perso un’occasione per la scuola, ma anche per la sanità e per il sociale: avremmo potuto fare meglio e di più, anche solo imparando dagli errori di questi mesi.»
Per il Presidente della seconda Commissione, Pierluigi Marquis (SA), «la pandemia ha evidenziato e enfatizzato criticità pregresse portandole sotto gli occhi di tutti. Nella gestione dell’emergenza, ha influito molto il contesto politico. Fin dall’inizio ho sostenuto la necessità di creare a Palazzo regionale un reparto Covid per l’economia della Valle d’Aosta, ossia creare una équipe all’interno dell’Amministrazione in modo da dare risposte adeguate alla situazione da fronteggiare. Nel mese di marzo, la seconda Commissione è stata incaricata di produrre una legge, che è poi stata confezionata in soli diciotto giorni: è un elemento da sottolineare. Tutti i Consiglieri hanno apportato suggerimenti, si è partiti da 160 idee che sono state poi sintetizzate. Alla luce dei ritardi nell’attuazione di questo provvedimento, che hanno danneggiato i valdostani, bisogna cambiare il modello di produzione dei provvedimenti. Per risolvere i problemi, non basta l’intenzione del legislatore: bisogna seguire tutto l’iter per accertarsi dell’esito positivo delle previsioni normative. Oggi siamo tutti tenuti a un atteggiamento responsabile, ma va sottolineato che, quando non si hanno i numeri, sarebbe opportuno un atteggiamento diverso da quello di questo Governo. A questo punto, salviamo il salvabile e il nostro gruppo manterrà uno spirito collaborativo. Dalla lettura dell’articolato non emerge progettualità, la visione è ancora quella del passato, centrata sul settore pubblico. Positivo che si parli di semplificazione, anche se, posta in termini di possibilità, rischia di rimanere parola al vento. Occorre un approccio nuovo, strutturante e responsabile. Cerchiamo tutti di approvare una legge che possa corrispondere al meglio a soddisfare le esigenze dei valdostani; ma si cambi marcia per la sua attuazione, che deve arrivare in tempi brevi.»
Il Consigliere Carlo Marzi (SA) ha espresso «l’assoluta stranezza per quanto sta accadendo: questo Consiglio non dovrebbe nemmeno esistere più, eppure siamo ancora qui a discutere, spesso utilizzando anche termini che richiamano a guerre e battaglie. Tutti quanti dobbiamo fare mea culpa sulla situazione disastrosa in cui versa quest’Aula. Stiamo esprimendo un tipo di modello nel quale non si media mai, si pensa sempre e solo ad avere ragione. Uno dei presupposti in politica è rappresentato proprio dalla capacità di mediare rispetto a posizioni diverse, ognuno di noi è qua perché rappresenta altri: a maggior ragione oggi, dato che non esistono maggioranze, il Consiglio dovrebbe cercare soluzioni e non discussioni. Quest’Aula ha sempre più bisogno di dignità perché è la massima rappresentazione della democrazia valdostana. Stiamo arrivando alla fine di un percorso politico-amministrativo durato mesi: ognuno di noi pensa che questo disegno di legge possa essere migliorato e lo fa discutendo. Il nostro mestiere è semplicemente questo confrontarsi e cercare soluzioni mettendo assieme le migliori idee di tutti.»