I gruppi consiliari che compongono la maggioranza regionale precisano alcune questioni sul nuovo Ospedale Parini.
Innanzitutto evidenziano di aver presentato in Consiglio, tramite l’Assessore Marzi, una proposta emendativa di una iniziativa di minoranza, finalizzata proprio a mettere a disposizione del Consiglio le progettazioni inerenti al nuovo Ospedale Parini, proposta che non è stata accolta dalle forze di minoranza.
Precisamente, la proposta della maggioranza impegnava la Giunta regionale a porre a disposizione del Consiglio il progetto esecutivo della fase 3, quando validato, con indicazione dei costi aggregati complessivi e dei tempi di realizzazione previsti e successivamente, una volta validato, il progetto di fattibilità tecnica ed economica delle fasi 4 e 5 (ex progetto preliminare), per l’individuazione dei servizi ospedalieri complessivi.
«Il nuovo ospedale prende avvio con la progettazione preliminare generale delle fasi 3, 4 e 5 a base dell’intesa del 2012 tra Regione, Comune di Aosta e Azienda Usl – specificano i gruppi UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA -. Sempre nel 2012 prendono avvio i lavori della fase 1 e nel 2014 prendono avvio i lavori della fase 2. Nel 2015 si sospendono i lavori della fase 2 a causa del ritrovamento degli importanti reperti archeologici. La direttrice complessiva della variante progettuale dell’intervento sul nuovo Ospedale Parini, all’esito dell’aggiornamento dell’analisi costi/benefici effettuata fra il 2019 e il 2020, è risultata quella corrispondente alla prima ipotesi di studio dell’analisi che contemplava, sia l’ampliamento ad Est, sia la totale ristrutturazione del complesso attuale e la realizzazione di una nuova maternità.»
La realizzazione del nuovo Ospedale Parini ha trovato quindi declinazione, a seguito della delibera di Giunta 1180/2021, nella maniera seguente:
aggiornamento e verifica, già eseguiti, del masterplan dell’intero intervento (fasi 3, 4 e 5) come sopra indicato in linea generale;
predisposizione della variante del progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento di fase 3 relativo al nuovo ospedale (progetto definitivo, progetto esecutivo pervenuto e in corso di validazione);
predisposizione della variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 dell’intervento complessivo sull’attuale complesso ospedaliero (in corso di redazione e valutazione).
E aggiungono: «Come normale le attività di cui sopra, in presenza di opere estese, complesse e che si sviluppano nel medio e lungo periodo, vengono implementate per lotti funzionali autonomi, come per la fase 3 e le precedenti, attraverso i quali nel corso dell’iter procedurale si precisa e dettaglia la progettazione e la successione degli interventi. Ecco quindi che la fase 3 realizzerà il nuovo ospedale per pazienti acuti, consentendo, a costruzione ultimata, di trasferire le attività e le funzioni svolte nell’attuale Parini, liberando l’attuale ospedale e consentendo le ristrutturazioni delle fasi 4 e 5. Da qui l’importanza di costruire con urgenza il nuovo corpo ospedaliero ad Est di viale Ginevra.»
Il masterplan dell’intervento complessivo è stato ultimato alla fine del 2022, la variante del progetto esecutivo degli interventi di fase 3 (nuovo ospedale ad Est) è in fase di validazione conclusiva, la variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 è in corso di redazione e valutazione, e pertanto non è stata né approvata, né validata.
La variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 sarà quindi sottoposta ai pareri previsti nella fase istruttoria, in modo da essere valutata secondo le esigenze di complementarietà, coerenza e congruenza ai diversi progetti che compongono la precedente fase 3, il cui cantiere di realizzazione dell’intero nuovo Ospedale Parini ha avuto avvio ieri, lunedì 12 febbraio 2024, con gli interventi di realizzazione delle centrali tecnologiche a servizio dell’intero nuovo complesso ospedaliero.
«Da oggi possiamo quindi affermare che è partita la realizzazione del nuovo Ospedale Parini – concludono i gruppi di maggioranza – e che il programma nel suo complesso sta avanzando con decisione e conformemente a tutte le prescrizioni normative e buone pratiche in tema di investimenti pubblici.»