Siamo contenti che il mondo autonomista con radici unioniste stia pensando ad una sintesi politica con tempi e modi condivisi tra loro.
Noi abbiamo radici moderate e di centro e quindi resteremo nel solco dell’autonomismo valdostano con la nostra storia rispettando quella degli altri.
I rapporti con gli altri movimenti autonomisti sono ottimi ma abbiamo radici diverse che, quando hanno collaborato, come sta accadendo adesso, hanno fatto il bene della Valle.
Siamo nati nel 2001 e siamo un partito di centro, autonomista e valdostano come è scritto nel nostro statuto… e tali restiamo.
In consiglio regionale siamo stati presenti anche nell’ultimo anno assieme agli amici di Alliance Valdotaine con i quali la collaborazione è stata costante ma è giusto che andando noi a congresso, torniamo ad avere reciprocamente un gruppo proprio.
L’aver iniziato la Consigliatura è stata la logica conseguenza dell’aver partecipato alle scorse regionali con una lista unica, quindi una fase transitoria per entrambi.
Noi restiamo autonomisti e di centro, e il nostro è un centro popolare e di matrice cristiana e democratica anche attenta alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo economico al di fuori di logiche ideologiche.
In tal senso la Stella Alpina negli anni ha spesso guardato a quei partiti nazionali che si rifanno alla nostra stessa matrice di centro popolare e democratica e continueremo a farlo.
Penso che questa possa essere una differenza tra noi e gli altri partiti e movimenti locali.
Abbiamo sempre visto nei partiti nazionali che si riconoscono in un centro popolare e democratico un’interfaccia possibile mantenendo la nostra identità sul territorio valdostano.
Abbiamo ottimi rapporti con Italia Viva sin dalle ultime elezioni regionali e con loro siamo legati da accordi territoriali, ed io ad esempio sono un loro iscritto.
Siamo attenti a quello che sta facendo Calenda con Azione, e a tutto quello che sta nascendo con Gianfranco Rotondi con l’associazione “verde è popolare”.
Tutto quello che è di centro, popolare e rispettoso del territorio puntando al suo sviluppo non in chiave ideologica a noi piace e interessa.
Essendo centristi siamo la cosa più lontana che esiste dal populismo.
Non siamo un movimento leaderista, e pur parlando con tutti siamo molto lontani da chi applica dinamiche poco democratiche a casa propria perché è probabile faccia lo stesso anche nel governare la cosa pubblica.