La proposta per fronteggiare la crisi da COVID-19 è stata illustrata al Consiglio
La Presidente del Consiglio Emily Rini ha aperto i lavori della seduta straordinaria e urgente riunita in modalità telematica oggi, venerdì 17 aprile 2020, per l’esame della proposta di legge regionale, presentata dai Consiglieri regionali Marquis (SA), Barocco (GM), Daudry (AV), Lavevaz (UV), Aggravi (Lega VdA), Cognetta (Vdalibra) e Mossa (M5S), contenente ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il Presidente della seconda Commissione “Affari generali”, Pierluigi Marquis (Stella Alpina), ha illustrato al Consiglio i contenuti dell’iniziativa legislativa.
Richiamando la prima misura attivata il 25 marzo scorso, con la sospensione per un anno delle rate dei mutui agevolati regionali e con l’istituzione di un fondo di garanzia presso le Confidi con un impegno di 3,7 milioni di euro, il Consigliere Marquis ha evidenziato che «era necessario però sviluppare rapidamente una seconda azione, che sostenesse il sistema economico valdostano in un contesto di emergenza. Alla seconda Commissione “Affari Generali” è stato affidato il mandato di preparare questa proposta di legge, avendo a disposizione una dotazione di 25 milioni di euro. Ci voleva la flessibilità, adattamento, disponibilità di ognuno: i frutti sono arrivati e non è stato facile. Si è trattato di un approccio concreto e pragmatico, orientato all’interesse dei valdostani e del sistema economico regionale. Non a caso, proprio pensando ai tempi ordinari dell’amministrazione, che dovevano essere contratti notevolmente, la seconda Commissione si è preoccupata anche dell’attuazione delle misure, disegnando un procedimento interamente digitale delle domande, e prevedendo aiuti privi di istruttorie, perché i tempi dell’amministrazione ordinaria non sono compatibili con la situazione di emergenza. Abbiamo suggerito al Governo, parallelamente all’elaborazione del progetto di legge, di attivare la piattaforma digitale per rendere immediatamente esecutiva la legge dopo la sua approvazione. Il cronoprogramma che avevamo tracciato è stato rispettato appieno, percorrendo tutte le tappe previste. Steccati e divisioni sono stati superati, si sono trovate unità e solidarietà nel gestire la fase di emergenza. È stato condiviso dunque l’obiettivo politico, e la responsabilità del progetto di legge di cui questo Consiglio si è fatto carico, e che la seconda Commissione ha adottato all’unanimità. La politica – la nostra politica valdostana – in questa fase è stata capace di rispondere ai bisogni della nostra Valle, con serietà, con scelte discusse e condivise. Una politica dotata di spirito comune, per la nostra Valle d’Aosta e per i valdostani, recuperando e riaffermando il ruolo dell’istituzione, che vedo chiaramente e di cui vorrei ringraziare tutti.»
Il Presidente della seconda Commissione ha poi dettagliato i 22 articoli del provvedimento, specificando che «si tratta di misure trasversali, che agiscono in un’ampia platea di beneficiari, che sono in grado, proprio per come sono disegnate, di essere attuate in tempi ragionevolmente brevi. Non ci sono istruttorie valutative, l’impatto previsto – malgrado i limiti della dotazione – sarà significativo, per gli aiuti diretti a fondo perduto e per la capacità di mobilitare risorse con le garanzie ai prestiti. Sono aiuti per le imprese, ma anche per le famiglie, in questo drammatico contesto che ha cambiato le vite di tutti, in attesa della ripartenza.»
Annunciando gli interventi futuri, il Consigliere Marquis ha osservato che «un capitolo e un’azione speciale dovranno essere consacrati anche all’emergenza in corso e all’azione di sanità pubblica dei prossimi mesi. Sarà necessario predisporre un apposito provvedimento legislativo, da elaborare congiuntamente con la quinta Commissione consiliare, per affrontare con carattere organico almeno tre aspetti prioritari: l’acquisizione di materiali sanitari, tra cui quelli di protezione (DPI) di tutto il personale e per le attività di servizio che lo accompagnano; la valorizzazione anche economicamente dello straordinario lavoro degli operatori impegnati in questa drammatica situazione, adeguando l’organico ai bisogni attuali e prossimi; la previsione delle necessità strumentali, organizzative e di prevenzione per affrontare sul medio periodo l’evolvere della crisi sanitaria che oggi riveste carattere di emergenza, e quindi tracciare un nuovo percorso della sanità pubblica. Dobbiamo guardare in avanti anche per le nuove misure da preparare, per la ripartenza, sin dalla prossima settimana: la consistenza finanziaria dovrà andare oltre ai 123 milioni di euro previsti dall’assestamento di bilancio. È ragionevole ipotizzare che con la revisione di bilancio – da attività interrotte dalla crisi o non prioritarie – e l’apporto delle partecipate si possa arrivare a circa 200 milioni di euro. Solamente con una robusta dotazione si potranno sostenere le famiglie e una platea di 12.000 soggetti economici valdostani, anche sul piano fiscale, sulle tasse e tributi, come IMU, IRAP. Sarà necessario un impegno forte perché dobbiamo salvaguardare il lavoro, assicurare la continuità della base produttiva che genera le risorse per la nostra stessa sanità. Lo spirito costruttivo e collaborativo ci ha aiutato a raccogliere le proposte e a produrre i risultati, senza disperderci in iniziative individuali alla semplice ricerca del consenso. Responsabilità significa anche essere chiari con i valdostani, spiegare con trasparenza e sincerità ciò che si può fare, e poi farlo veramente. È l’Esprit du Pays che si è visto in questo lavoro.»
Sul testo sono stati depositati 3 emendamenti dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne e 18 ordini del giorno dai vari gruppi consiliari.