Consiglio regionale – Iniziato l’esame del Documento di economia e finanza regionale per il 2021-2023

12 Aprile 2021News regionali

L’Assemblea ha iniziato l’esame del Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023, con l’illustrazione dell’Assessore alle finanze e del Presidente della Regione.

«Il Covid è il punto focale da cui si declineranno le azioni finanziarie ed economiche contenute nel DEFR – ha affermato l’Assessore alle finanze, Carlo Marzi -. L’azione legata all’intervento sanitario coinvolgerà ancora il 2021, sia per la gestione del piano vaccinale sia per le misure di profilassi legate a una nuova recrudescenza del virus, con particolare riferimento alla diffusione delle varianti. La pandemia, con la sua gravità e eccezionalità, segna il punto di rottura, una frattura profonda tra il prima e il dopo: il Covid è l’ospite assolutamente non gradito di questo DEFR che, comunque sia, ha il compito di lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Gli effetti sociali ed economici, per quanto già rilevanti, al momento possono essere solo parzialmente colti e valutabili appieno nella loro gravità. I cambiamenti introdotti dalla pandemia risulteranno di tipo congiunturale o saranno invece di natura strutturale? La questione non è ovviamente secondaria: a seconda della connotazione che queste modificazioni assumeranno, si profileranno problematiche molto diverse.»
«Sono state condotte quindi diverse analisi nei vari settori, propedeutiche per programmare le prossime iniziative – ha spiegato l’Assessore -: ad esempio, sul tessuto produttivo valdostano, che evidenzia un ridimensionamento, con un calo delle imprese. È stato preso in considerazione anche il mercato del lavoro, per cui l’impatto nei primi mesi del 2020 dell’emergenza sanitaria ha determinato una congiuntura particolarmente sfavorevole, evidenziando un marcato peggioramento delle condizioni occupazionali.»
«Trend negativo registrato anche dal settore del turismo, mentre – ha osservato l’Assessore alle finanze -, nonostante il permanere di una situazione economica complessa che ha contribuito ad ampliare la fascia di popolazione più esposta ai rischi di esclusione e di povertà, in Valle d’Aosta il livello di reddito disponibile pro capite resta decisamente superiore alla media italiana e il grado di disuguaglianza appare decisamente più contenuto.»
«Su un documento che dura tre anni, come il DEFR, è necessario l’inserimento del Covid, che purtroppo anche nel 2021 rischia di farla da padrone rispetto alle scelte politiche finanziarie – ha concluso l’Assessore -, ma è parimenti necessario guardare con serietà e coraggio al post Covid, perché quando la pandemia sarà passata dovremo guardarci negli occhi e cercare tutti assieme di trovare delle soluzioni che diano speranza e sviluppo alla Valle d’Aosta.»

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