Consiglio regionale – Approvate le disposizioni a sostegno della prima abitazione. Mediante la concessione di contributi in conto interessi una tantum e in via anticipata

17 Novembre 2021News regionali

Nella seduta del 17 novembre 2021, il Consiglio Valle ha approvato all’unanimità il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di contributi in conto interessi a sostegno della prima abitazione.

Presentato dalla Giunta regionale il 19 ottobre, il testo di legge si compone di quattro articoli, che sono stati illustrati in Aula dal Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (FP-PD). «Si tratta di un intervento – ha detto il Consigliere – che sarà avviato in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e darà la possibilità alle famiglie di accedere a mutui bancari per l’acquisto della prima abitazione ottenendo anticipatamente un contributo per la riduzione, per un massimo di un punto percentuale e mezzo, del tasso applicato. I requisiti per accedere alla misura, le percentuali di riduzione del tasso di interesse, la spesa massima concedibile e altri argomenti di natura tecnica saranno oggetto di una successiva deliberazione che sarà, come previsto da un emendamento proposto, sottoposta a parere della Commissione consiliare competente. Per questa misura saranno stanziati 6 milioni di euro nel triennio di riferimento.»

«Questo provvedimento dimostra ancora una volta l’attenzione di questa Amministrazione su una tematica fondamentale come quella della casa, importante volano per il rilancio della nostra economia e della nostra comunità – ha aggiunto il Consigliere Malacrinò -. Al beneficio di questa misura bisogna aggiungere quanto già previsto da norme statali: infatti gli interessi passivi, anche se scontati, come nel nostro caso, possono essere portati comunque in detrazione fino all’importo massimo di 4.000 euro (recuperando così fino a 760 euro all’anno). Inoltre, con il “decreto sostegni bis” è stato rifinanziato il fondo di garanzia per i mutui prima casa che dispone tra l’altro l’esenzione dalle imposte di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali.»

Il Capogruppo del gruppo Stella Alpina, Pierluigi Marquis, ha motivato «il sostegno convinto a questa iniziativa, con cui si rappresenta vicinanza alle famiglie: dal 2020 non si accolgono più domande di mutuo, dovendo smaltire uno stock di richieste pregresse; e su questo il Governo si è impegnato a concludere. Rilanciare il settore dell’edilizia è molto importante. È un tema che ho sottoposto con il collega Barocco all’attenzione del Consiglio già nel 2020 e ringrazio il Governo per aver dato attuazione alla proposta. Questo è un primo passo, contemplando interventi a favore della prima casa, ma auspico che si possa inserire nel prosieguo la seconda casa, perché è un modo per attivare l’economia e l’occupazione. Ben venga attuare misure concrete come questa che crea lavoro vero, piuttosto che misure di puro assistenzialismo: bisogna curare la malattia e non curare gli effetti. Infine, rimarco l’importanza dell’impegno assunto dall’Assessore di semplificare la procedura di accesso, ormai datata. In quest’ottica, una valutazione e un aggiornamento andranno fatti.»

«Questa iniziativa si inserisce nel solco di quanto già intrapreso nella scorsa Legislatura per favorire l’accesso ai mutui, sia per l’acquisto di prima casa sia permettendo l’accesso ai mutui per le ristrutturazioni con fondi erogati direttamente da Finaosta – ha dichiarato il Consigliere Renzo Testolin (UV) -. Il regime di tassi di interesse attuale consente con questa legge di attuare un buon intervento a favore della popolazione: in effetti il testo ha punti di forza sostenibili e attuali e la bontà delle leggi si vede proprio dalla capacità di sapersi inserire convenientemente nel momento storico in cui nascono, per poi essere eventualmente riviste, alla luce dell’evoluzione dei bisogni. Quella di oggi è un’ottima opportunità: poiché senza disponibilità di fondi di rotazione, Finaosta è ancora ingessata, questo provvedimento avrà rapidità di erogazione, possibilità di accesso immediato e semplificato al credito, consentendo nel contempo una possibilità di rilancio del settore delle costruzioni. Fondamentale che si tratti di una sperimentazione: infatti con un rialzo dei tassi questa misura non sarebbe più così efficace, mentre i fondi di rotazione rappresenteranno anche in quel caso uno strumento appropriato per sostenere un accesso agevolato al mercato immobiliare della prima casa. Un aspetto negativo della legge è che queste risorse rientrano in spesa corrente e rappresentano dunque una spesa non “riutilizzabile” a differenza dei fondi rotativi. Seguiremo con attenzione anche la fase attuativa, chiedendo sin da ora un controllo periodico per verificare nel tempo l’efficacia della norma, anche nell’eventualità di proseguire la sperimentazione.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, nell’annunciare il voto favorevole, ha concordato «sul bene della sperimentazione, non solo per capire quale sarà l’andamento del mercato e dei tassi, ma per comprendere l’effetto di una spesa corrente rispetto al mercato edile. Questa legge non deve però fermare un discorso più ampio, che è quello della revisione della legge sulla prima casa: infatti, questa misura consentirà a tante famiglie di uscire dall’impasse del blocco dell’erogazione, ma bisognerà fare un ragionamento sul futuro di questa legge per una più rapida soluzione del problema. Il futuro è incerto: c’è una serie di problematiche – aumento del prezzo delle materie prime a fronte di un rallentamento della produzione – che tocca le imprese e che si riverbera poi sugli utenti finali. Invito l’Assessore a valutare questa proposta e a portare nella Commissione consiliare una riforma che guardi al futuro, delle nostre case e delle nostre città.»

Il Consigliere della Lega VdA Luca Distort ha aggiunto: «Accolgo con piacere, anche se non con entusiasmo, lo spirito del disegno di legge, a seguito delle mie varie iniziative sulla questione mutui casa. Il blocco dei mutui nella nostra regione è il riflesso di un’incapacità a governare un tema così prioritario come la casa. Sarà necessario, d’ora in poi, andare avanti con una visione urbanistica da rielaborare completamente, creando una differenziazione negli aiuti: se non si ha questa visione si entra in un’omologazione che porta a un risultato non solo appiattente ma ingiusto. Se non esiste una visione, qualunque strategia rimane un semplice episodio. Esistono temi legati ai requisiti soggettivi che andranno sviscerati dalle successive deliberazioni di Giunta e che dimostreranno la capacità o meno della Giunta stessa.»

«Questa legge dà una possibilità in più alle future generazioni e a chi ha deciso di valorizzare il patrimonio esistente – ha sostenuto il Capogruppo di Alliance Valdôtaine, Albert Chatrian -. Peraltro, chi opta per questa seconda opzione ha una risposta più rapida. Dobbiamo provvedere alla riforma del sostegno alla ristrutturazione degli immobili esistente, e mettere in campo opzioni per creare condizioni migliori per poter valorizzare in tutto il territorio regionale: ci sono ancora troppe differenze tra le zone della Valle d’Aosta. Per i valdostani la prima casa è un bene e un affetto che si tramanda; è “lo bien”, che va mantenuto e accudito. Teniamo conto di questo aspetto e, a maggior ragione, cerchiamo di venire concretamente incontro a chi vuole investire sulla prima casa: oltre alla riduzione dei tassi di interesse, procediamo a una riforma del settore dei mutui, in modo da garantire altre opportunità.»

Il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, ha affermato: «Sostenere la prima abitazione è un elemento caratterizzante della buona politica, così come utilizzare strumenti innovativi, flessibili, seppur in modo sperimentale, è da rimarcare. Dal punto di vista culturale, nella nostra regione il possesso e il mantenimento delle abitazioni è qualcosa di molto importante. Necessario, quindi, valorizzare il patrimonio immobiliare, anche quello familiare, da mantenere, riqualificare e se possibile mettere a reddito, in un’ottica di effetto moltiplicatore sull’indotto.»

Voto favorevole è stato annunciato anche dalla Capogruppo di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz, che ha sottolineato come «questo disegno di legge pensato per una sperimentazione a breve termine aiuterà con rapidità le famiglie, pur presentando una criticità, quella di rientrare nella spesa corrente, visto il blocco dei fondi di rotazione. C’è però l’esigenza di porre un’attenzione particolare alla delibera attuativa e al controllo periodico della corretta applicazione della legge, affinché vengano favorite le famiglie meno abbienti e non si assista a un mercato drogato dalla corsa ai contributi.»

«Pour l’Autonomie ha più volte manifestato preoccupazione per lo stallo delle pratiche relative ai mutui – ha evidenziato il Capogruppo Marco Carrel -. Questa legge è una possibile soluzione: di fatto delega la Giunta a deliberare tutti i requisiti. Quando questa delibera approderà in Commissione, sarà il momento per portare fattivamente il nostro contributo, con analisi più puntuali.»

«Pieno sostegno» è stato annunciato dal Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier: «Importante erogare un’anticipazione per abbattere il tasso fisso. E questa è una delle tante iniziative che la maggioranza ha messo in atto per andare incontro alle esigenze della popolazione. Attenzione andrà posta alla presentazione delle domande, da effettuarsi online: un metodo certamente rapido, ma va attenzionato.»

L’Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha replicato: «Quando ci siamo insediati la situazione del modello dei mutui tradizionalmente erogati per il tramite della Finanziaria regionale era in difficoltà: 567 pratiche ferme a fronte di 85,3 milioni di euro di mutui da erogare. La situazione attuale presenta 21,5 milioni di euro da erogare e 131 domande cui dare una risposta. Nelle prossime settimane, erogheremo altri 6 milioni di euro per altre 45 domande. Con questi numeri, a partire dal 2022, ci troveremo nella condizione di valutare la ripartenza della raccolta delle domande per poter erogare il classico “mutuo Finaosta”, ma tengo a precisare che accolgo positivamente l’invito a valutare di modificare l’impianto di legge di riferimento, che tenga conto del fatto che il contesto è mutato.»

Entrando nel merito del disegno di legge l’Assessore ha osservato: «Si tratta di un contributo a fondo perduto, nella misura massima di un punto percentuale e mezzo del tasso di interesse di mutui bancari stipulati per l’acquisto, la costruzione e il recupero di immobili da adibire a prima abitazione del richiedente e del suo nucleo familiare. Questa scelta quindi non è soltanto sperimentale ma è anche parallela rispetto al mutuo Finaosta, non sostituisce quanto c’era ma avvia un percorso che parte dall’importanza della casa per i valdostani, in particolare la prima casa. L’accesso a questo contributo una tantum avverrà attraverso una piattaforma che controllerà a monte l’ISEE: l’intento è quello di essere veloci e semplici per dare risposte rapide e concrete.»

 

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