“Acqua, fango e detriti; ma anche la solidarietà forte e tenace di volontari, amministratori locali, donne e uomini della Protezione civile che hanno aiutato i comuni più colpiti dalla grande alluvione. Giorni terribili, che hanno segnato la storia della Valle d’Aosta e hanno evidenziato la capacità di reazione di una comunità”. Questo è il ricordo del Presidente della Regione Erik Lavevaz e dell’Assessore Carlo Marzi a 22 anni dall’alluvione che, nell’ottobre 2000 colpì duramente tutto il territorio regionale.
“Il ricordo più intenso – proseguono Lavevaz e Marzi – va alle 17 persone che hanno perso la vita nella notte tra il 14 e 15 ottobre e alle altre 3 che sono morte durante le operazioni di ripristino. Quelle immagini di sofferenza e di vallate ferite sono indelebili nella memoria collettiva. Da allora, l’Amministrazione regionale, in collaborazione con gli enti locali, non solo è riuscita ad attuare un ampio programma di interventi per ripristinare strade, infrastrutture, fabbricati ma l’impegno di tutti è stato verso la realizzazione di molte opere di mitigazione dal pericolo di frane e alluvione, riducendo così il rischio per tanti centri abitati e vie di comunicazione. L’evento del 2000 è stato il punto di partenza di una molteplicità di interventi finalizzati a studiare, monitarare e ridurre i rischi di natura idrogeologica sul nostro territorio” – affermano Lavevaz e Marzi.
“Il sistema di allertamento per rischi idrogeologici ha mutato profondamente il rapporto con gli eventi meteo, consentendo di passare dall’attesa alla prevenzione degli effetti; il tutto mediante procedure di attivazione progressiva della macchina della Protezione civile, per controllare e monitorare il territorio e intervenire tempestivamente sui punti critici.
Il vasto programma di studi e di monitoraggio del territorio attraverso reti di controllo, radar, satelliti e droni consente ora di avere fotografie aggiornate dello stato delle zone critiche e delle possibili aree di dissesto, per consentire approfondimenti, misure di tutela e di monitoraggio puntuali” – hanno precisato il Presidente Lavevaz e l’Assessore Marzi.
Nel corso di questi anni sono stati realizzati interventi di riduzione della pericolosità per frana, valanghe e inondazione per circa 250 milioni di euro che hanno consentito di mitigare il rischio sui centri abitati e di assicurare la sicurezza sulle strade regionali e comunali. Accanto alle opere sarà sempre più necessario realizzare del “sapere” per ampliare le conoscenze al fine di disporre di strumenti avanzati di analisi, monitoraggio e intervento a beneficio della comunità valdostana”, hanno concluso il Presidente Lavevaz e l’Assessore Marzi
Fonte: Presidenza della Regione – Assessorato delle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta